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ABBINAMENTO #09

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Via Riva di Reno
 

Via Riva di Reno è così chiamata per il Canale di Reno che vi scorre al di sotto, coperto nel dopoguerra. Da lì partiva una serie di canali navigabili che sfociavano nel fiume Reno, e da questo fino al Po.

Su via Riva di Reno troviamo anche la famosa Cineteca di Bologna, situata nell'ex Manifattura Tabacchi.

Nel 1191 fu scavata una derivazione dal fiume Reno per provvedere direttamente d’acqua la città di Bologna, essendo insufficiente la quantità d’acqua portata dall’Aposa e dal Canale di Savena, già attivo allora.
Il primo ingresso del Canale di Reno fu attraverso via del Pratello.

Successivamente, nel 1208, venne perfezionato il percorso e introdotto il canale da dove tutt’ora entra, ovvero dalla Grada nella circla che si andava formando e che sarebbe diventata la terza cerchia di mura di Bologna.
Negli anni ’50 il Canale di Reno fu coperto riunificando le due parti della via, a destra e a sinistra del canale.

 

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Azienda vinicola Botti, Comeoggi

Vino ottenuto da uve Negretto, antico vitigno delle zone bolognesi, abbandonato nel corso del tempo a causa delle difficili caratteristiche agronomiche. Il vitigno ha rischiato l’estinzione nell’età moderna, quando i vignaioli bolognesi hanno incentrato la produzione sugli adattabili e moderni vitigni internazionali, come Merlot e Cabernet Sauvignon. Vini Botti, è una delle rare realtà che si sono impegnate nel recupero di questo patrimonio regionale, riportando alla luce, grazie anche alla tecniche moderne di vinificazione, uno dei più espressivi e tipici vini della tradizione locale.

Grazie all’esperienza e maestria, unite al processo di vinificazione in anfora, il Negretto trova ora grande espressione di vitigno e territorio.
L’utilizzo di anfore in ceramiche consente di presentare un vino senza l’alterazione di altre note esterne.

Il colore è rosso ed il profumo ricorda la ciliegia e le spezie. Al gusto è secco, con tannini fini che ricordano vini rossi del nord.

L’azienda agricola Botti fu fondata nel 1970 edè situata nel cuore dei Colli Bolognesi, nel comune di Monte San Pietro.

L’azienda si sviluppa su circa 15 ettari di vigneto, coltivati con amore.

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Giampiero Rigosi, Notturno Bus

Bologna, aprile 1993. Francesco, detto anche Franz, è un giovane autista di autobus, solitario, depresso e con il vizio del gioco che gli sta procurando un sacco di guai: un brutto ceffo da giorni lo sta cercando per riscuotere un credito ormai dai molti zeri e, quando lo troverà, Franz sa che non andrà certo per il sottile.

Il bestiario di passeggeri che sale sull’autobus è vario, ma quelli che Franz teme di più sono i malinconici che vogliono parlare e che cercano qualcuno con cui sfogarsi. Quando si avvinghiano al suo sedile lui taglia corto, sperando che scendano alla fermata successiva. Leila invece è una bella ragazza, giovane ma con un passato già movimentato. Sfruttando il suo fascino, adesca e deruba gli uomini più facoltosi. I due giovani si incontrano una notte, mentre Franz sta tornando al deposito.

Da quel momento in poi, i due si trovano coinvolti in una serie di sparatorie e omicidi.

Bologna, sopra tutti, incombe plumbea e soffocante. Tra tutte quelle morti violente, braccati e inseguiti con ogni mezzo, la strana coppia sceglie di fuggire dall’Italia, perché cambiare vita una volta per tutte sembra una buona alternativa, la sola possibile per chi vuole sopravvivere…

Luglio 2022

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