Dopo una lunga giornata passata a spasso per il centro ad ammirare le bellezze di Bologna hai scelto di deliziare il palato con mortadella, tortellini, tagliatelle e cotoletta alla bolognese?
Ottimo, sei solo ad un passo dal paradiso, che raggiungerai abbinando i vini della zona dei Colli Bolognesi, una piccola gemma nascosta nel paesaggio enologico italiano.
Un’area di straordinaria ricchezza paesaggistica, storica e culturale, conosciuta in tutto il mondo anche per la qualità dell’offerta enogastronomica.
Situata sulle colline a sud ovest di Bologna, con altitudini diverse, che raggiungono i 450 metri sul livello del mare (Monte S. Pietro), con suoli e microclimi estremamente vari, è una terra vocata alla produzione di vini di qualità, dai grandi rossi fino al bianco Pignoletto, che svetta con la DOCG Colli Bolognesi Classico Pignoletto, senza dubbio il vino più importate e rappresentativo, dal vitigno autoctono Grechetto Gentile, che può dare vita ad una ampia gamma di stili. La storia di quest'uva risale a Plinio il Vecchio, che la cita nel I secolo a.C. come vino "Pino Lieto, non abbastanza dolce per essere buono."
La gamma dei vini Colli Bolognesi DOC comprende tra i bianchi il Sauvignon Blanc, Cil Pinot Bianco, il Riesling Italico e lo Chardonnay, mentre tra i rossi figurano la Barbera, il Merlot ed il Cabernet Sauvignon DOC.
Molte di queste uve sono alloctone, ma hanno trovato in questa zona il loro ambiente ideale.
I Vini Rossi, con uve internazionali come il Cabernet Sauvignon e il Merlot o la più tipica Barbera, hanno reso famosa la zona dei Colli Bolognesi in Italia e nel mondo negli anni '80.
Ancora oggi la Barbera è considerata, a ragione, nella zona, lo storico vino rosso dei Colli Bolognesi, anche se, grazie ad un pugno di produttori, si sta riscoprendo antiche uve locali dimenticate, come il Negrettino e la bianca Alionza, con risultati sorprendenti.
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