ABBINAMENTO #05
Piazza Santo Stefano
Piazza Santo Stefano (piâza San Stêven in bolognese), è uno dei luoghi più simbolici di Bologna. Comunemente considerata una piazza,è in realtà uno slargo di via Santo Stefano e che conduce all'omonimo complesso, noto anche come "Sette Chiese": infatti il ​​nome "Piazza Santo Stefano" non compare nella mappa stradale della città, sebbene sia comunemente usato dai bolognesi.
È uno degli scorci più caratteristici del centro storico di Bologna. Provenendo dalle Due Torri, il lato opposto della piazza è chiuso dal complesso della Basilica di Santo Stefano, o delle Sette Chiese.
La piazza, spesso utilizzata per eventi culturali e concerti, è circondata da antichi edifici di rilievo. Guardando la Basilica, sulla sinistra abbiamo il complesso dei palazzi Isolani formato dagli ex palazzi Lupari e Bolognini, acquistati e uniti in tempi diversi dalla famiglia Isolani. Sulla destra, invece, si trova il Palazzo Bolognini Amorini Salina, famoso per il fregio con teste in terracotta, e una fila di case mercantili del XV secolo, appartenute più volte ai Beccadelli, poi Bovi e Tacconi. Dal lato sinistro è possibile raggiungere Strada Maggiore attraverso il passaggio di Corte Isolani.
La piazza è oggi uno dei luoghi più frequentati per l'aperitivo, con raffinati ristoranti e wine bar che offrono l'opportunità di rilassarsi con un calice godendo di una vista meravigliosa anche in caso di pioggia, protetti dagli antichi porticati.
Azienda agricola La Mancina, Pignoletto Terre di Montebudello
Montebudello è un minuscolo borgo in cima ad una collina ad un paio di chilometri dal centro dell'abitato di Monteveglio.
Questo vino è stato fortemente voluto da Francesca Zanetti, oggi alla guida dell'azienda agricola di famiglia, La Mancina. Tenace e determinata, Francesca crede fermamente nell'identità del territorio, che trova finalmente il suo paradigma in questo pignoletto. Non certo il solito bianco frizzante che da sempre accompagna le crescentine fritte o le tigelle, ma un vino elegante e strutturato, che fa della raffinatezza e della persistenza un punto di forza. Un vero vino gastronomico, l'abbinamento ideale per un piatto di tortellini, di quelli buoni, con la sfoglia tirata al mattarello.
Non lo si immagina, ma nelle annate favorevoli, il Pignoletto Classico Superiore DOCG può facilmente prestarsi a diversi anni di invecchiamento.
La bontà del lavoro svolto è visibile osservando il vino scorrere nel calice, dove tonalità dorate prendono il posto dei più consueti riflessi verdolini.
Il profumo ti travolge con racconti di zafferano, burro, miele e cera d'api che duettano con pesca e biancospino, stesi su un tappeto di erbe aromatiche, salvia e timo. Tessitura finissima, elegante e materica, con un lungo finale fresco di mandorla amara. Grasso e opulento, richiede subito un nuovo sorso.
Carlo Lucarelli, Almost Blue
Un ragazzo cieco ascolta la città con lo scanner, unica compagnia Almost Blue suonato da Chet Baker. Un assassino si reincarna nelle sue vittime, mentre nella sua testa vibra il rock piú metallico. Una giovane detective molto determinata scopre di essere donna, in un universo tutto di uomini.
Nessuno vuole ammetterlo, ma a Bologna c'è un assassino seriale: è l'Iguana, che assume di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle «campane dell'inferno» che gli risuonano nelle orecchie. Tocca a Grazia Negro cercare di prenderlo, e piú delle sofisticate tecnologie che usa, le servirà l'intuito e la capacità di ascolto di Simone, cieco dalla nascita. Mentre cacciatore e preda si scambiano continuamente i ruoli, vediamo la scena ora con gli occhi attenti e ansiosi di Grazia, ora con lo sguardo febbricitante e doloroso dell'Iguana, o la percepiamo come un concerto di suoni e di voci, quando la soggettiva è di Simone. E la città che prende forma sotto i nostri occhi è insieme la sorprendente megalopoli italiana che si stende su tutta l'Emilia, e anche il teatro magico dove tutte le storie possono accadere.
Un thriller nervoso e impeccabile, una storia d'amore e di solitudine, una scrittura che sa dosare tensioni emotive e colpi di scena.
Carlo Lucarelli, parmense, è un affermato scrittore di gialli, e vive tra la provincia di Bologna e San Marino.